Da venerdì 1 a sabato 9 luglio il festival Pergine Spettacolo Aperto abiterà il centro storico della cittadina del Trentino, animando le piazze e contribuendo alla riscoperta di luoghi dimenticati come la Rimessa Carrozze e le Lanerie Dal Sasso.
Pergine Spettacolo Aperto (1-9 luglio 2016) da più di quarant’anni si presenta come uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’estate in Trentino. Manifestazione legata profondamente al borgo che lo ospita, ha acquistato una dimensione sempre più internazionale, inserendosi in una rete europea di operatori del settore e proponendosi come contenitore di sperimentazione creativa e di produzioni artistiche contemporanee, dai temi spesso scomodi. Da qualche anno la formula adottata è quella di un ribaltamento dello schema classico della fruizione “frontale” dello spettacolo. Il pubblico non è più semplice spettatore, ma partecipa attivamente alla realizzazione dell’evento, ne determina il corso, occupando spazi e prendendo parte agli aspetti decisionali. In questo modo il festival stesso si connota prima di tutto come “esperienza” che coinvolge gli individui e li rende protagonisti.
La crisi economica, culturale e sociale che stiamo vivendo non viene più percepita come una situazione temporanea o una fase da superare, bensì come una “tempesta infinita”, un diluvio universale dagli esiti ancora sconosciuti ma senz’altro catastrofici. Dai mutamenti climatici al crollo dei sistemi economici, dalle guerre ai flussi migratori globali: nulla sembra resistere. Perfect Storm è appunto l’espressione utilizzata dagli scienziati per indicare quella combinazione di fattori demografici, ambientali, sociali e storici che entro il 2030 porterà a un punto di non ritorno, determinando una metamorfosi epocale. E se invece nella crisi si nascondessero possibilità e opportunità alternative? La “tempesta perfetta” può forse essere attraversata imparando a cavalcare l’onda giusta, dotandosi degli strumenti necessari per navigare nel mare aperto del cambiamento irreversibile in atto. E la cultura – intesa come patrimonio, storia, innovazione, capacità critica e fiducia nella conoscenza – può rappresentare un timone in grado di indicare possibili rotte..
Tra le proposte dell’edizione 2016 del festival, i debutti nazionali di due game show interattivi che coinvolgono il pubblico nell'esplorazione dei meccanismi della democrazia, dell'identità nazionale, dell'utilizzo delle risorse pubbliche: Home Visit Europe della compagnia tedesca Rimini Protokoll (prima nazionale in contemporanea con Festival Inteatro di Polverigi/Ancona) e The Money degli inglesi Kaleider. Il gioco ritorna anche nella commissione che il festival ha proposto alla compagnia Dynamis di Roma, che animerà la piazza Municipio con un grande torneo di calcetto su campo esagonale a tre porte (Y-Le variabili del calcio) e in XY Esperimenti di prossimità (basato sul rapporto Kinsey) dei veneziani Manimotò, tra i vincitori del bando Open 2016.
Confezione prettamente teatrale, invece, per Mad in Europe, il nuovo spettacolo della pluripremiata drammaturga Angela Demattè (Premio Scenario 2015), Dopodiché stasera mi butto, di Generazione Disagio, e Thanks for Vaselina, di Carrozzeria Orfeo.
Il festival abiterà il centro storico della città di Pergine Valsugana (Trento), animando le piazze e contribuendo alla riscoperta di luoghi dimenticati come la Rimessa Carrozze e le Lanerie Dal Sasso. Verranno inoltre utilizzati come location appartamenti privati e spazi legati ad attività economiche e istituzionali. Il festival ha cura che gli spettacoli siano fruibili anche da parte del pubblico con esigenze particolari: tutti gli spazi saranno resi accessibili, verranno messi a disposizione accompagnatori.
Anffas creerà in piazza Fruet un percorso esperienziale che simboleggia le possibilità di cambiamento offerte dai momenti di crisi della vita.